La Linea Gotica, lungo tutto il suo territorio, conserva e trasmette con cippi, lapidi, musei, centri di documentazione, percorsi, rievocazioni, il ricordo delle gesta dei soldati e dei civili che hanno perso la vita o si sono distinti per il loro contributo silenzioso e anonimo.
Sulla Linea Gotica ci sono oggi tante persone generose, che in maniera del tutto gratuita e volontaria, fanno ricerche sui propri territori per portare a conoscenza di tutti quel che è successo durante il passaggio del fronte. Il tesoro di testimonianze materiali orali o cartacee è accuratamente custodito nei musei e centri di documentazione sparsi lungo la Linea Gotica. Un lavoro prezioso e impagabile che è rivolto alle generazioni che non hanno conosciuto la guerra e che non hanno neanche avuto l’opportunità di sentirsela raccontare dai parenti.
Un impegno che GoticaLaVia vuole aiutare a valorizzare e contribuire a rendere noto.
ANPI
L’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è tra le più grandi associazioni combattentistiche presenti e attive oggi nel Paese e conta oltre 120.000 iscritti, con una presenza capillare in tutta Italia e anche sedi all’estero.
Fu costituita il 6 giugno 1944, a Roma, dal CLN del Centro Italia, mentre il Nord era ancora sotto l’occupazione nazifascista, con lo scopo di combattere ancora per impedire il ritorno di forme di governo autoritarie e per garantire nel paese la libertà, la democrazia e valorizzare il contributo dato dai partigiani nella Resistenza e Liberazione del Paese.
Ancora oggi l’ANPI difende questi valori e si impegna nella promozione della memoria storica di quella grande stagione di conquista della libertà che fu la Resistenza.
MUSEO DELLA LINEA DEI GOTI DI MONTEGRIDOLFO
Con la sua struttura principale che ricorda quella di un bunker, il Museo sorge ai piedi del Castello di Montegridolfo. Infatti, dove oggi si trova il museo, durante il secondo conflitto mondiale vi era una postazione di avvistamento tedesca da cui si poteva controllare tutto il territorio compreso tra la valle del fiume Foglia e il Riminese.
Costruito nel 1990, il corpo principale è stato inaugurato nel 2002 mentre il recente ampliamento è aperto al pubblico da agosto 2017.
Al suo interno si trova una delle più ricche collezioni di reperti storici, testimonianze e approfondimenti legati al conflitto sulla Linea Gotica, che attraversava Montegridolfo durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Museo è adatto a tutte le età e offre spunti di riflessione sulla nostra recente storia.
MUSEO CA’ DI MALANCA
Ca’ di Malanca è sede del Museo Storico della Resistenza e della guerra di Liberazione e da qui iniziò la battaglia di Purocielo, che si svolse fra il 10, 11 e 12 ottobre 1944 e da qui passa “Il sentiero dei partigiani”
Il “Centro residenziale Ca’ è il luogo dove, nell’ottobre del 1944 si fermò la 36a brigata Garibaldi che poi sostenne la nota “battaglia di Purocielo” contro i tedeschi (10-12 ottobre 1944). I
Ca’ di Malanca si trova su una vetta panoramica a 715 m.slm., sullo spartiacque tra le valli del Senio e del Santerno, sulla cui sommità si trovano i resti di un’antica rocca medievale, base nevralgica di battaglie sia degli americani che dei tedeschi per la guerra sul fronte appenninico. Qui si combatté una delle più sanguinose battaglie di tutta la Linea Gotica, a partire dal 27 settembre 1944, per giorni e al prezzo di centinaia di perdite da ambo le parti, i tedeschi affrontarono i partigiani della 36a brigata “Bianconcini”, gli americani del 350° reggimento dei “Blue Devils” dell’88a divisione e gli inglesi della 1a Guards brigade. A loro sono dedicate le lapidi che sulla sommità del monte circondano il monumento bronzeo “alla Resistenza, alla Liberazione e alla pace tra i popoli” dello scultore Aldo Rontini. Altre lapidi sono affisse sulle pareti del mastio medievale, mentre sulle pendici del monte sono ancora riconoscibili numerose trincee.
Il Museo di Cà di Malanca è stato realizzato proprio in una delle case della battaglia e vi sono esposti documenti, fotografie, manifesti e pannelli esplicativi. A fianco della casa, un altro fabbricato è stato restaurato con la dotazione di tutte le strutture necessarie per ospitare gruppi e comitive nel periodo estivo e scolaresche in primavera. Attorno a Ca’ Malanca è il “Sentiero dei Partigiani”, che consente di ripercorrere tutti i luoghi teatro della battaglia di Purocielo.
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DI CASOLA VALSENIO
Il “Centro di documentazione sulla guerra di Liberazione”, gestito dall’ANPI di Casola Valsenio, possiede una ricca documentazione raccolta in un archivio con oltre 1.500 foto e libri e una videoteca con materiali video, raccolte fotografiche sugli eventi bellici, sulla Resistenza nell’Appennino tosco-romagnolo, sulla distruzione e ricostruzione di Casola, nonché bandi pubblici del periodo 1943-1945, testimonianze e residuati bellici. Nel Centro è disponibile anche una postazione informatica per la ricerca e la visualizzazione delle foto e dei documenti.
MUSEO DELLA GUERRA DI CASTEL DEL RIO
A Castel del Rio c’è un notevole Museo della Guerra e della Linea Gotica all’interno di un’ala del Palazzo Alidosi.
Sorto nel 1978, come primo Museo in Italia per raccolta di reperti da emersione, si sviluppa su oltre 800 metri quadrati di superficie, dedicati alle sezioni rispettivamente della Grande Guerra, della Seconda guerra mondiale e del passaggio del fronte in queste zone, nonché all’attività partigiana e alla deportazione di cittadini di Castel del Rio.
Qui, in una sezione dedicata, s ricordano anche i 48 ragazzi del paese rastrellati nel periodo e deportati Mathausen. In 45 fecero ritorno.
Esso è costituito da un’esposizione di più di 1.600 pezzi, alcuni dei quali rari e pregiati, e di una biblioteca tematica di circa 1.500 testi. D’interesse la sezione dedicata alle radio militari, arricchita da un plastico geo-politico che narra l’avanzata sulla Gotica nelle valli del Santerno e del Senio.
MuGot – MUSEO E CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DELLA LINEA GOTICA
La vasta esposizione del MuGot, il Museo Gotica, e le ricche sale piene di testimonianze di chi ha combattuto nella Seconda Guerra Mondiale, dai tedeschi, ai partigiani, agli alleati, mostrano le uniformi e i materiali di coloro che furono protagonisti della Campagna d’Italia. Il MuGot è a Ponzalla (Scarperia) ma ha anche ricostruito nell’area nei pressi del Passo del Giogo (SR503) percorsi di varie lunghezza con la possibilità di visitare i bunker ricostruiti.
Inoltre il MuGot è anche un punto di aggregazione, assistenza e contatto per i collezionisti di veicoli storico-militari e ospita la sede del club History & Military Vehicles Italia e l’ufficio italiano del Military Vehicle Preservation Association, che offre supporto a tutti i tesserati italiani e accoglienza a tutti i soci MVPA in visita nel territorio.
MUSEO STORICO DELLA LINEA GOTICA DI MONTEMURLO
La nostra storia nasce nel 2000 quando i membri fondatori, uniti dalla stessa passione per la ricerca, costituiscono l’associazione Gruppo Storico di Ricerca – Linea Gotica 1943-1945 con l’obiettivo di preservare la memoria storica del passaggio del fronte della seconda guerra mondiale nelle province di Prato, Firenze, Pistoia, Lucca, Bologna e Modena attraverso la raccolta di reperti, testimonianze, documenti e foto.
La nostra attività di ricerca, studio, catalogazione e divulgazione storica avviene all’interno del Museo Storico della Linea Gotica, la nostra struttura museale nata nel 2004 e situata a Montemurlo
PARCO MEMORIALE DELLA LINEA GOTICA A VERNIO
Il Memoriale di Vernio è un rilievo che domina il Mugello e la Val Bisenzio e che preserva i resti di un caposaldo della Linea Gotica.
L’ALTRO LATO DEL CAPOSALDO – MUSEO A PIANOSINATICO
All’interno della vecchia Canonica nel 2018 è stato ricavato una interessante e ricca esposizione su 2 piani e con 10 sale tematiche dedicate agli schieramenti che hanno combattuto sul territorio durante le 2 Guerre, in particolare nella seconda guerra mondiale, ma anche all’esposizione di reperti appartenenti a collezionisti privati e rinvenuti in gran parte nella zona. Nella ricostruzione storica e militare del territorio rientra anche il percorso storico e didattico costituito da un’escursione di circa 8km e 360 metri di dislivello, in cui si possono visitare alcuni bunker ricostruiti e postazioni arredate, ricreate dai volontari del museo della Linea Gotica di Pianosinatico.
MUSEO DIFFUSO DELLA LINEA GOTICA DI MONTESE
Ospitato nell’antica Rocca dei Montecuccoli (XIII sec.), è un “museo del territorio” dedicato agli insediamenti storici e alla cultura materiale locale. La sezione più ampia è allestita sui temi della Seconda guerra mondiale e delle vicende belliche accadute sulla Linea Gotica nel montesino. In particolare, la sala principale ospita una parte espositiva con vetrine e teche contenenti oggetti e indumenti in dotazione ai soldati che combatterono su queste montagne, oltre a reperti di battaglia rinvenuti sul territorio. Una sala è dedicata al Corpo di spedizione brasiliano (FEB), a cui si deve la liberazione di Montese.
SISTEMA MUSEALE IOLA DI MONTESE
Le collezioni MEMORIE D’ITALIA, costituite sin dal 2003, riguardano specificatamente il periodo della seconda guerra mondiale, e sono suddivise in varie sale dedicate ai vari eserciti che hanno combattuto in zona tra la fine del 1944 sino alla fine della guerra in Italia: Wehrmacht – Heer -, 232a Divisione di fanteria e 114a Jager – US Army, 10a Divisione da Montagna, Força Expedicionária Brasileira (FEB) e dell’esercito italiano sia Regio che della Repubblica Sociale.
Una vetrina ospita alcuni oggetti in dotazione all’esercito inglese.
PARCO STORICO REGIONALE DI MONTE SOLE
Il Parco Storico Regionale di Monte Sole, compreso tra le valli del Reno e del Setta, è soprattutto un racconto. I rilievi, dai profili ora morbidi, ora quasi accidentati, hanno visto diverse civiltà avvicendarsi e ne conservano importanti testimonianze. Monte Sole è un luogo dove la storia ha lasciato segni profondi e un silenzioso monito a non dimenticare. L’Area è nota principalmente per gli episodi dell’autunno del 1944, quando i nazisti trucidarono centinaia di abitanti di queste terre, cancellando secoli della tranquilla e laboriosa vita delle comunità locali.
CIMITERO DELLA FUTA
Durante la Seconda Guerra Mondiale gli Appennini, dove correva la Linea Gotica, furono teatro di giornate terribili di bombardamenti aerei, feroci combattimenti, rappresaglie sulla popolazione civile e non mancarono le stragi.
Le potenze vincitrici della guerra concessero alla Germania la possibilità di edificare cimiteri nei paesi teatro di guerra solo negli anni ’50 e questo grande cimitero, eretto in cima al Passo della Futa ha numeri mpressionanti: in questo cimitero riposano più di 31.000 militari.